Ultimo giro in montagna:

------   Passo dello Stelvio   ---------

12 ottobre 2010 - 213 km. ca.

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Siamo quasi a metà ottobre e la temperatura è già scesa notevolmente, ma ci sono ancora giornate abbastanza soleggiate per cui decido di andare per l'ultima volta (quest'anno) a scalare qualche passo sui 2000 metri. L'idea iniziale era di fare il passo dello Stelvio ed il passo Gavia, scendendo poi verso Trento (tanto per non rifare il passo della Mendola).
Purtroppo però alla mattina, quando dovevo partire la temperatura era intorno ai 6 gradi già a Bolzano per cui ho atteso che il sole fosse ben alto in cielo e che la temperatura salisse almeno sopra i 10 gradi. Ad ogni modo mi sono vestito bene e verso le 10 sono partito verso Merano e la val Venosta.
Ho fatto tutta una tirata fino a Spondigna dove ho fatto una breve sosta per un caffè al solito Hotel Post e quindi mi sono avviato verso il passo dello Stelvio.


 

Anche se faceva freddo la giornata era stupenda ed il cielo era quasi completamente sereno. Partendo da Spondigna la temperatura era salita a 14 gradi e non si stava male. Appena però la strada ha iniziato a salire si è stabilizzata sui 7/8 gradi.
Quando la strada si è addentrata nel bosco incominciano a vedersi i colori dell'autunno che naturalmente mi sono fermato a fotografare.

Passo Stelvio

Passo Pennes

Superato il Berghotel Franzenshöhe (2188 m. s.l.m.) mi sono fermato ancora,  perché nel vallone mi aspettavo di vedere qualche marmotta.
In effetti le marmotte c'erano e scorrazzavano sul prato, ma ad una distanza troppo elevata per poter fare delle foto decenti. Mi sono quindi limitato a fare un breve filmato, come sempre tremolante, che potete vedere facendo clic qui sotto.

Ormai il mezzogiorno era abbondantemente passato e quindi, visto che al sole si stava abbastanza bene ho deciso di mangiare il mio solito panino.
Dopo il frugale pasto, ho ripreso la salita con molta calma e fermandomi ancora un paio di volte, sperando inutilmente di trovare le marmotte a distanza un po' ravvicinata. Visto però che correvano sempre troppo lontano mi sono concentrato sulle cime che circondano il passo dello Stelvio (in tedesco Stilfser Joch, 2.758 m. s.l.m.) imbiancate dalla prima neve autunnale

Passo dello Stelvio

Finalmente sono arrivato al passo. Anche qui c'era un po' meno gente rispetto all'ultima volta che ero stato qui. Ho trovato agevolmente parcheggio e mi sono avviato a piedi verso il rifugio Tibet. Nonostante la neve ammucchiata ai lati della strada, non faceva freddo e così mi sono seduto ad un tavolino sulla terrazza davanti al rifugio.

Passo dello Stelvio: Rifugio Tibet

Passo dello Stelvio

Ho ordinato un bicchiere di latte caldo e ho preso il sole per più di mezz'ora. (il bicchiere di latte me lo hanno fatto pagare ben 2,50 €, forse perché le mucche erano già ritornate a fondovalle smile ).
Quando sono ripartito dal rifugio Tibet erano già passate le 3 del pomeriggio e quindi non era il caso di scendere dal versante lombardo  per poi risalire sul passo Gavia (2.621 m. s.l.m.). Ho gironzolato ancora un po' per i negozietti pieni di roba inutile per i turisti.

Passo dello Stelvio

Passo dello Stelvio

Sempre a piedi sono andato verso il lato lombardo del passo per scattare ancora qualche foto del Passo dell'Umbrail che porta in Svizzera:

Passo Umbrail

Passo Umbrail

L'unica cosa che disturbava l'aria limpida e fresca che si poteva respirare a quell'altezza era l'orrendo tanfo di olio rancido sparso dal baracchino che spacciava per cibo dei "puzzolenti" panini con salsicce che però venivano mangiati a man bassa da molti turisti.

Passo dello Stelvio

Passo dello Stelvio

Tra i clienti di questa "attività commerciale" vi erano dei ciclisti che si sono fatti ben 48 tornanti per salire al passo e mangiare quella schifezza.
Finita la passeggiata, sono ripartito percorrendo a ritroso la strada dell'andata. Anche in discesa mi sono fermato diverse volte per ammirare i colori stupendi della montagna "autunnale":

Passo dello Stelvio

Sceso a fondovalle, ho fatto un'ultima sosta ancora all'Hotel Post di Spondigna (ormai è diventato una sosta fissa ogni volta che passo da queste parti).
Il ritorno lungo la Val Venosta prima e la MeBo poi è stato un lungo viaggio di trasferimento fatto senza intoppi o problemi. Alla fine sono arrivato a casa un po' prima delle 19.00, in tempo per il TG.

Per vedere altre foto di questo giro in moto fai clic qui: Macchina fotografica 

 

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